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La commedia della vanità

Teatro Ermanno Fabbri

07/01/2020
Orari

La commedia della vanità è una parabola della morte, del potere e della massa scritta fra il 1933 e il 1934 dal premio Nobel per la Letteratura 1981 Elias Canetti. È un testo distopico, un’opera di avvertimento che si basa su tendenze e pericoli percepiti nella società. Prendendo spunto dal rogo dei libri operato dai nazisti a Berlino il 10 maggio 1933, Canetti immagina un grande rogo di ritratti, foto e specchi. Il governo totalitario bandisce la vanità e quindi ogni strumento utile a tenerla in vita deve essere distrutto. La massa, abilmente istruita da predicatori vari, accoglie con entusiasmo l’imposizione, tanto da trasformare il rogo in una festa. Dopo diversi anni però, i risultati saranno diversi da quelli che ci si aspettava. L’uomo senza la sua immagine non è nulla, perché è anche e soprattutto attraverso questo mezzo che arriva a conoscere se stesso e a ribadire la propria identità.
Oggi, in un’epoca di inflazione delle immagini, le riflessioni di Canetti sono più che mai attuali: la massa è il tipo di umano che si va diffondendo e l’individualità è sempre più difficile da intravedere.

Repliche

07/01/2020
h21:00

Dati artistici

di Elias Canetti
traduzione Bianca Zagari
con Maria Eugenia D'Aquino, Paui Galli, Riccardo Magherini, Alessandro Pazzi, Annig Raimondi, Eliel Ferreira de Sousa
regia Annig Raimondi

produzione PACTA dei Teatri
con il contributo di NEXT – Regione Lombardia

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Questo spettacolo è parte dei seguenti abbonamenti:

Fabbri 10 Prosa 9

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