Boston Marriage
Teatro Ermanno Fabbri
A proposito di questo spettacolo
Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione «Boston Marriage», infatti, era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini.
Anna, la protagonista e padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello: è tornata per ben altri motivi e non mancheranno colpi di scena rocamboleschi.
Voce tra le più rappresentative della scena americana – premio Pulitzer più volte nominato agli Oscar – David Mamet ci consegna un piccolo capolavoro teatrale che strizza l’occhio agli esperimenti brillanti di Tennessee Williams e Oscar Wilde. Protagonisti sono il non-detto, l’allusione, il paradosso. Una prova da equilibriste della parola per tre attrici del calibro di Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria.
La Biblioteca Delfini consiglia
David Mamet, Note in margine a una tovaglia: scrivere (e vivere) per il cinema e per il teatro, Minimu fax, 2004
David Mamet, Vermont, Feltrinelli, 2004
The untouchables: gli intoccabili, regia di Brian De Palma, Paramount home entertainment, 2004 (Dvd)
La Biblioteca “Auris” Francesco Selmi consiglia
David Mamet, Bambi contro Godzilla: teoria e pratica dell’industria cinematografica, Minimum fax, 2008
David Mamet, Boston marriage, Einaudi, 2002
David Mamet, Il crittogramma, Einaudi, 2004
David Mamet, Glengarry Glen Ross, in Teatro 1, Costa & Nolan, 1996
Dati artistici
per gentile concessione di A3 Artists Agency