Trascendi e sali
Teatro Ermanno Fabbri
A proposito di questo spettacolo
Certamente quando Alessandro Bergonzoni scrive, allestisce e interpreta il suo quindicesimo testo, la domanda che nasce spontanea non può che essere: “Dove ci porterà stavolta la sua personalissima, esilarante e poetica scrittura?” Sicuramente in una zona artistica dove “sicuramente” perde in definizione e in significato, dove l’artista prova a esibirsi negandosi, anzi, celandosi nei vuoti e nelle ombre, non solo quelle materiali e visibili, ma anche quelle creati sciamanicamente dalla sua scrittura. E cercare di raccontare o descrivere questo delicatissimo movimento creativo può essere ardua impresa, forse impossibile: solo e solamente lui può guidare il suo pubblico verso una meta insolita che – a guardar bene – può essere proprio la realtà. O meglio quella realtà che solo gli artisti possono definire e modificare grazie alla loro immaginazione, al loro genio, alla loro ispirazione. Nel caso di Bergonzoni, spalancando orizzonti del tutto sorprendenti.