Chi resta
Teatro Ermanno Fabbri
A proposito di questo spettacolo
Cosa resta, quando nulla va come previsto?
Chi resta, dopo il viaggio più grande?
Una figlia che non sarà mai madre, alle prese con le macerie della vita di prima e con una presenza /assenza che ci parla dallo spazio infinito e dalle profondità dei ricordi.
Matilde Vigna e Anna Zanetti ci accompagnano in questo viaggio cosmico, scientifico, narrativo e visivo, che vede in scena la stessa Vigna (premio Ubu e premio Duse) con Daniela Piperno.
In scena una distesa di macerie: polvere, regolite lunare, il suolo di un pianeta sconosciuto. Sotto questa coperta di cocci c’è Matilde con la sua voce (“mamma?”), prima fioca, che poi cresce e si fa sempre più forte. È di una giovane donna che non sarà mai madre, non è più una figlia perché ha perso l’ultimo genitore e rimane sola a ricostruire una propria vita a partire dai frammenti della vita precedente. C’è un dolore che diventa protagonista – in assenza di un altro essere umano che reclami le sue cure e il suo tempo con urgenza – un dolore insopportabile, insostenibile, che riporta all’infanzia. I ricordi arrivano all’improvviso, inattesi, e si fanno concreti, perché la madre è sempre presente, tra le piccole cose della vita di prima, e adesso compare, come per magia, per aiutare la figlia a uscire dalle tenebre, apparentemente senza fine.
Chi resta affronta anche il tema urgente e attuale della solitudine di una generazione, esperta ed efficace nella comunicazione, ma con evidenti problemi relazionali, delle responsabilità che la sommergono, della grottesca burocrazia post-mortem e di un dolore che divora tutto.
Durata: 60 minuti
Ascolta qui la canzone di spallarossa
Repliche
Dati artistici
video Federico Meneghini
progetto sonoro Alessio Foglia
musiche originali spallarossa
luci Umberto Camponeschi
dramaturg Greta Cappelletti
consulenza scene e costumi Lucia Menegazzo
consulenza scientifica dott. Matteo Nobili
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
responsabile del Laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini
costruttore Sergio Puzzo
scenografa decoratrice Benedetta Monetti
direttore tecnico Massimo Gianaroli
capo elettricista Sergio Taddei
fonica Manuela Alabastro
sarta Elena Dal Pozzo
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, La Corte Ospitale
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna e di SIAE, nell’ambito del programma Per Chi Crea
elaborazione immagine astronauta Antonio Visceglia
foto di scena Luca Del Pia