Every Brilliant Thing
(Le cose per cui vale la pena vivere)
Teatro Ermanno Fabbri
A proposito di questo spettacolo
Il drammaturgo britannico Duncan Macmillan ha voluto scrivere insieme a Johnny Donahoe, che ne è stato anche il primo interprete, una commedia in cui trattare con leggerezza, ma non superficialità, il complesso tema della depressione. È nata così una gioiosa autobiografia scandita da un’infinita lista di cose per cui vale la pena vivere; un testo dal ritmo serrato, divertente e delicato, costruito sul palcoscenico con la fondamentale complicità del pubblico, chiamato a formare una piccola comunità solidale. La versione italiana, portata in scena da Filippo Nigro e Fabrizio Arcuri, ricalca lo spirito dell’originale: un racconto-confessione informale e fortemente umano, contrappuntato da momenti dolorosi, illuminazioni e attimi indimenticabili, durante il quale vengono rievocati il rapporto con il padre, il primo amore, il fallimento del matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Intanto la lista si allunga, diventando per il protagonista un prezioso strumento per emergere dallo sconforto.
Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022
La giuria del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 – XVIII^ edizione “per un teatro, un’arte e una comunicazione di impegno sociale e civile” – Città di Sirolo (Ancona) ha assegnato il
Premio nazionale Franco Enriquez 2022 – Città di Sirolo XVIII^ edizione nella Cat. Teatro Contemporaneo Sez. regia a Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro e nella Cat. Teatro Contemporaneo Sez. Miglior attore a Filippo Nigro
con la seguente motivazione:
“Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro hanno scelto di dirigere insieme e Nigro di interpretare magistralmente questo testo di Duncan Macmillan sul tema della depressione, il male oscuro che rende impossibile affrontare le nostre vite. Attraverso un lungo elenco di momenti memorabili da ricordare e una lunga lista di appunti presi qua e là, su tutto ciò che si trova al momento si può arrivare a trovare le motivazioni per amare e vivere la vita. Cercando di essere d’aiuto alle persone a noi vicine che ne soffrono, si finisce per psicoanalizzarsi e con il tempo questa “Lista della vita” diventa sempre più importante, scandisce i momenti di una giornata e costruisce “appunto su appunto” lo scheletro di una personalità. Coinvolgente e brillante la regia dello spettacolo richiede un’interazione con alcuni spettatori che chiamati a partecipare, impersonano alcuni dei personaggi minori, diventando l’elemento destabilizzante e innovativo ad ogni replica. Lo spettacolo apre un interessante approfondimento sul tema della depressione, affrontandola con leggerezza ed ironia.”